Tira fuori la lingua in Valle Seriana

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Da quattro anni le 41 biblioteche del Sistema bibliotecario della Valle Seriana, a nord est in provincia di Bergamo, portano avanti un progetto multiculturale da prendere a modello.

Alessandra Mastrangelo è la coordinatrice del Sistema Bibliotecariocapofila di un progetto che è diventato realtà grazie al contributo della Fondazione Cariplo: Tira fuori la lingua.

Alessandra-Mastrangelo

La coordinatrice del sistema Alessandra Mastrangelo

“L’idea è nata qualche anno fa, abbiamo partecipato al bando che da tempo Fondazione Cariplo indice per progetti culturali, e il nostro piano è stato premiato con un finanziamento pluriennale” dice con orgoglio la coordinatrice.

Quali obiettivi vi siete posti quando avete immaginato il progetto “Tira fuori la lingua”?
“Il nostro territorio ha una presenza straniera massiccia, molte biblioteche erano già attrezzate per il coinvolgimento delle comunità immigrate nella vita sociale, ma era necessario avere una regia e coordinare le iniziative”.
“La nostra visione era una biblioteca che non abbia più niente a che fare con il magazzino dei libri: uno spazio aperto, luogo di relazioni e di eventi di tutta la comunità locale” continua Alessandra Mastrangelo.
Tira fuori la lingua non è solo acquistare libri in lingua e metterli sugli scaffali. Solo una piccola parte del budget è dedicata all’acquisto librario. Il nostro obiettivo è mettere il più possibile sotto una luce positiva e virtuosa le tematiche della coesione sociale e dell’intercultura (spesso schiacciati su cliché socio-assistenziali), favorendo tutte le occasioni di manifestazione artistica (i concorsi/festival), di festeggiamento (la Biblioteca come SUQ/Babele), di riflessione e approfondimento (convegni, attività formative di carattere professionale oppure divulgativo).  Si lavora in rete per favorire il protagonismo, attraverso il prendere la parola e il dare voce alla propria identità culturale e storia personale/collettiva e  la conoscenza reciproca”.

“La collaborazione con associazioni specializzate è determinante: ci danno una grossa mano l’associazione “Interculturando” e anche “Filoamico”, nostri partner nella realizzazione pratica di tutte le iniziative”.

titafuorilalingua2016_1Chiediamo ad Alessandra quali sono le difficoltà che deve affrontare quotidianamente.
“Il sistema è composto da 41 biblioteche, ognuna ha problemi diversi. Quelle in prima fila nel progetto sono le stesse che avevano già uno scaffale multiculturale e che abbiamo integrato con nuove acquisizioni, grazie alla preziosa competenza della collega Silvia Franchini che si occupa del coordinamento degli acquisti. Per le altre il lavoro sarà più lungo nel tempo.”

Qual’è il grado di partecipazione e apprezzamento da parte degli stranieri?
“E’ necessario fare dei distinguo. Abbiamo tanti libri per bambini in molte lingue per rispettare e rispecchiare le tante comunità residenti  ma non sempre c’è riscontro o apprezzamento dello sforzo fatto. Occorre investire ancora molto nella comunicazione rispetto alla disponibilità di questi materiali  e soprattutto in attività di promozione. Ma ci sono anche tanti casi di successo: ad esempio momenti di formazione dedicati a mamme maghrebine alle quali – con l’aiuto di una mediatrice culturale  -si parlava delle modalità più opportune per leggere storie a bambini anche piccolissimi. Oppure badanti ucraine, polacche, russe, sono lettrici accanite di tutte le proposte in lingua di romanzi contemporanei” .

Il lavoro è ancora tanto da fare, come conferma Alessandra.
“Abbiamo organizzato un corso in arabo per bambini, pensiamo che non debbano perdere le loro radici. Certo vivendo qui parlano italiano, ma perchè non imparare la lingua di origine?”
“Poche settimane fa abbiamo acquistato la bibliografia Mamma Lingua da BookBank, suggerita da Nati per Leggere Lombardia. Ci crediamo molto, vogliamo spingere i genitori a leggere ai loro figli in lingua madre”.

Tira fuori la lingua non è solo acquistare libri in lingua e metterli sugli scaffali. Organizziamo eventi, corsi di lingua ma non soltanto, concorsi, serate per festeggiare e per approfondire temi di interesse comune”

Il progetto Tira fuori la lingua è stato presentato durante un Camp a fine 2015 che riunisce tutti i progetti finalisti dei bandi di impresa culturale di cheFare, Fondazione Cariplo, e IC Innovazione Culturale a dimostrazione dell’apprezzamento e della fiducia che la Fondazione ha nei confronti del Sistema Bibliotecario Valle Seriana.