In biblioteca con i profughi ucraini
Con il massiccio arrivo in Italia di famiglie ucraine molte biblioteche si stanno attivando con sportelli dedicati e libri in ucraino.
Nelle ultime settimane la richiesta di libri in ucraino è cresciuta in proporzione all’arrivo di tanti profughi perlopiù donne e bambini.
Riportiamo l’articolo del sito “Osservatorio Balcani Causcaso” che presenta le iniziative della Biblioteca comunale di Trento coordinate dalla bibliotecaria di origine ucraina Yuliya Lenko.
A Trento, in queste settimane, i profughi in fuga dall’Ucraina trovano una vasta scelta di libri per adulti e bambini nella loro lingua. Accade all’interno della Biblioteca Comunale dove è stato aperto uno sportello dedicato proprio ai cittadini ucraini. Un segno tangibile di vicinanza al popolo ferito e destabilizzato dall’invasione russa, che ha trovato rifugio anche in Trentino.
Inoltre è partito un appuntamento con la lettura di una favola in lingua, grazie alla bibliotecaria Yuliya Lenko, che ha contribuito a portare ancor più lontano dalle atrocità della guerra le famiglie scappate dall’Ucraina, regalando ai bambini presenti un momento di spensieratezza.
All’interno della biblioteca dunque le famiglie ucraine oltre a trovare una vasta offerta di libri trovano l’accoglienza di una voce amica: “Siamo diventati un punto di riferimento, in pochi giorni sono passate decine di persone che arrivano dalle città colpite dai bombardamenti. Solo sentir parlare la propria lingua rappresenta un sostegno psicologico e morale”.
Ormai da diversi anni la Biblioteca comunale di Trento pone attenzione ai bisogni delle comunità straniere presenti o appena arrivate sul territorio con specifiche politiche di acquisto e promozione di libri in lingua originale. Le collezioni in lingua ucraina, allestite inizialmente per venire incontro alle esigenze di lettura delle donne ucraine che operano a Trento, in particolare di coloro che operano nella cura delle persone anziane, si sono poi arricchite di anno in anno di nuovi titoli, pensando anche alle famiglie di origine ucraina che nel frattempo sono arrivate o si sono costituite nel nostro territorio. Per questo la biblioteca si è trovata ad affrontare l’emergenza della guerra e il massiccio arrivo a Trento di famiglie ucraine con una collezione già piuttosto ricca di testi per adulti e bambini, provvedendo anche ad acquistare rapidamente nuovi titoli, per aumentarne così la dotazione, oltre ai circa 300 libri al momento già disponibili.
Sono state organizzate una serie di letture a voce alta di favole e storie al sabato mattina. Un piccolo grande gesto di solidarietà e umanità che al contempo si rivela un modo per approfondire il valore e la bellezza di una cultura mai così vicina come oggi al comune sentire.
“La cittadinanza ha dimostrato grande attenzione e vicinanza. La biblioteca è uno scrigno di cultura ed è custode della parola, usare le parole giuste è fondamentale” precisa Yuliya.