Mamma lingua anche per i bambini rumeni di Trieste

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La Comunità Romena del Friuli Venezia Giulia donerà la bibliografia Mamma Lingua ideata da Nati per Leggere Lombardia alla biblioteca per i ragazzi di Trieste. Tutto merito dell’insegnante Gina Pilat.

Il successo della bibliografia Mamma Lingua è ormai una realtà che va oltre i confini della Lombardia dove inizialmente doveva essere proposta. Da quanto è stata presentata sono tantissime le biblioteche che l’hanno acquistata attraverso la distribuzione di BookBank.

Recentemente siamo venuti a conoscenza di una bella storia di solidarietà e determinazione che non possiamo non diffondere.

resizeGina Pilat (nella foto a fianco) è una ragazza rumena che vive in Italia da 8 anni dopo essersi trasferita a Trieste con una borsa di studio.
Gina nella vita insegna inglese ai bambini con il metodo Hocus & Lotus e nel tempo libero è una lettrice volontaria di Nati per Leggere.

Gina, ci racconti come è venuta a conoscenza di Nati per Leggere e di Mamma Lingua.
Quattro anni fa ho scoperto il progetto Nati per Leggere di cui mi sono appassionata e nel quale credo fortemente. Insieme alle mie compagne volontarie leggiamo un po’ ovunque a Trieste e diffondiamo il valore della lettura ad alta voce in famiglia. Inizialmente sono stata attratta dal progetto perché ho visto un dépliant in romeno e mi è piaciuta l’idea di progetto multiculturale.

Cosa l’ha spinta a donare la bibliografia Mamma Lingua alla biblioteca della sua città?
Ultimamente ho provato sempre di più a portare la buona pratica della lettura precoce tra i membri della comunità romena. Ho pensato di dare alle mamme delle linee guida, ma mancavano un po’ gli strumenti, cioè una bella bibliografia a loro disposizione. Siccome conoscevo il progetto MammaLingua promosso da NPL Lombardia e Ibby Italia, che contiene bellissime bibliografie multilingue ho pensato che sarebbe bello avere a Trieste i libri MammaLingua in romeno. E’ nata così la mia idea che ho condiviso ai membri della comunità romena e ringrazio a sig. Felix Andreescu, il presidente della Comunità Romena Fvg per il fatto di aver sostenuto il mio piccolo progetto e di aver finanziato l’acquisto dei libri. La nostra intenzione dopo l’acquisto dei libri è di donarli alla biblioteca per i ragazzi di Trieste e metterli alla disposizione di tutte le famiglie romene della città.

Quanto è importante leggere nella lingua madre?
Noi leggiamo alle mamme di tutte le culture, gli incontri si svolgono sopratutto in italiano, ma i silent books ci aiutano tanto, poi ognuno a casa interpreta il libro nella lingua propria. Ho avuto anche delle occasioni di leggere in romeno a un pubblico prevalentemente romeno ed è stato emozionante. Leggere nella propria lingua aiuta mantenere in contatto con le proprie origini e rivivere le emozioni dell’infanzia quando da bambino i grandi ti leggevano storie.

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Qualche suggerimento di lettura da dare alle mamme e alle biblioteche frequentate da tanti bambini rumeni?
Oltre alla bibliografia Mamma Lingua durante gli incontri ho letto sopratutto Ion Creanga, un grande classico della letteratura per l’infanzia romena che raccomando a tutti calorosamente. Ha scritto molte fiabe, novelle a anche un romanzo autobiografico “Amintiri din copilarie” che racconta la sua infanzia felice e spensierata in un villaggio romeno dell’ottocento. Il romanzo è stato tradotto anche in italiano con il titolo “Ricordi d’infanzia”.

Gina chiude questa bella chiacchierata con un augurio che facciamo anche nostro:
“Spero che il nostro gesto migliorerà il rapporto tra le biblioteche della città e l’utenza romena e aprirà un dialogo sempre più ricco tra le culture italiana e romena.”