Assegnato il premio al miglior libro in arabo del 2014

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A vincere l’International Prize for Arabic Fiction è l’autore iracheno Ahmed Saadawi con il romanzo “Frankenstein in Baghdad“.

Giunto alla settima edizione l’IPAF è considerato il premio più prestigioso della letteratura araba. Quest’anno il premio è andato per la prima volta ad un autore iracheno, Ahmed Saadawi, classe 1973 e artista poliedrico essendo anche poeta e sceneggiatore.

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Oltre a vincere 50.000 dollari, gli è anche garantita una traduzione in inglese , così come un sicuro aumento delle vendite e il dovuto riconoscimento internazionale nella speranza che anche in Italia lo potremo leggere.
Ad oggi, sei dei sette vincitori romanzi IPAF si sono assicurati la pubblicazione in inglese. Nel complesso, i libri vincenti e finalisti dal 2008 ad oggi sono stati tradotti in oltre 20 lingue.

Frankestein in Baghdad” è stato premiato per “per l’originalità della sua struttura narrativa, come rappresentato nel carattere del Frankestein, che incarna la violenza sperimentata in Iraq, altri paesi arabi e il resto del mondo.”

Frankenstein-in-Baghdad---Ahmed-SaadawiIl libro narra la vicenda di Hadi, un uomo poverissimo che vive di stenti in un quartiere popoloso di Baghdad. Hadi crea un umanoide, il Frankestein del titolo, cucendo insieme parti del corpo di amici uccisi in esplosioni. Il mostro inizia poi una campagna di vendetta contro chi ha ucciso le  parti compongono il suo corpo. La sete vendetta si trasformerà in terrore per tutta la città.

Il libro è acquistabile nel pacchetto in offerta speciale che comprende tutti i nominati al premio.