I migliori libri in ucraino del 2015

chupa

Una breve guida ai libri che hanno segnato la letteratura ucraina di quest’anno. Nomi noti, giovani promettenti e qualche titolo indispensabile per non dimenticare Piazza Maidan.

In dicembre verranno assegnati due premi letterari che sanciranno i migliori libri ucraini del 2015, il BBC prize, il Premio Letterario Joseph Conrad-Korzeniowki e il LitAktsent la cui giuria è formata dai lettori.

Alcuni autori mettono tutti d’accordo:
Alex Chupa (nella foto grande) con “Acquario” (Акваріум). Chupa è uno dei pochi autori nati nella regione del Donbass abitata quasi integralmente da filorussi, che pubblica libri in ucraino. Il suo libro, molto apprezzato dalla critica che lo paragona a Sergei Zhadan, è la spaventosa cronaca di un uomo sovietico che miete vittime dopo aver assunto una strana sostanza che lo rende incapace di pensare. Un’altro successo dopo “Бомжі Донбасу” del 2014.

Ludmila Taran
con “Donne trasparenti” (Прозорі жінки) trentasei brevi racconti in cui l’autrice esplora in profondità l’anima femminile;

Alexander Mykhed con lo psicothriller Astra (Астра) in cui la potente organizzazione “Astra” si dedica al lavaggio del cervello con scopi solo apparentemente nobili;

Irene Rozdobudko con Gudzyk-2 (Ґудзик-2). E’ il sequel di Gudzyk uscito nel 2005, accolto tiepidamente dal pubblico ma ora ampiamente rivalutato tanto da spingere l’autrice a scrivere il seguito di questa storia fatta di diversi personaggi le cui vite si intrecciano in una serie di intrighi, drammi e follie. Un’operazione editoriale abbastanza azzardata, forse non tutti ricorderanno i personaggi del primo libro ormai di 10 anni fa.

Peter Yatsenko: “Breve guida al sesso galiziano” (Короткий путівник із галицького сексу). Nonostante il titolo inganni, il libro non parla di sesso. L’autore è considerato un talento, a tratti ricorda i migliori contemporanei come la Zabuzhko, Andrukhovich e Zhadan, ma nonostante la prosa di alta qualità la trama di questo libro ha spesso dei cedimenti. Il libro è un giallo con spunti tragicomici, di Peter Yatsenko ne sentiremo parlare.

forse-esther

Il libro di Katja Petrowskaja

In occasione del secondo anniversario della rivoluzione arancione, sono usciti alcuni titoli che provano a dare un senso a ciò che è accaduto nell’inverno del 2013. Due anni sembrano sufficienti per un’analisi lucida.
Libri che raccolgono testimonianze (Fантомная боль #maidan”, “Літопис самовидців”), la traduzione in ucraino di “Kontaminierte Landschaften” (Paesaggi avvelenati) di Martin Pollack. Sergej Zhadan ha scritto le poesie “Vita di Maria” consigliabili come rimedio per l’uso quotidiano. E poi ci sono libri per ragazzi che raccontano la rivoluzione come “Dal grido di guerra” (Від війни плачуть) di Tirzah Atar e romanzi come “Apparentemente Esther” (Мабуть Естер) di Katja Petrowskaja, vincitrice anche del Premio Strega Europeoche varrebbe davvero la pena di poter leggere in italiano e che noi giudichiamo il miglior libro in ucraino del 2015.