“A Small Death” del saudita Alwan vince l’Arabic fiction Prize

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Lo scrittore saudita Mohammed Hassan Alwan è il vincitore della decima edizione dell’International Prize for Arabic Fiction (IPAF), anche conosciuto come Arabic Booker.“Una piccola morte” (“Mawtun saghiratun” in arabo) è dedicato al filosofo, poeta e mistico sufi Ibn Arabi, vissuto tra il XII e il XIII sec.  in varie località.
Mohammed Hassan Alwan stesso, ha confessato che è stato questo suo continuo peregrinare ad averlo tanto affascinato, più del pensiero e dell’enorme lascito che ha dato all’umanità. Forse perché anche l’autore saudita ha viaggiato tanto: prima l’America, poi il Canada e adesso vive tra Toronto e Riyad.
MohammedHasanAlwanIl lavoro per scrivere questo romanzo è stato mastodontico: essendo un personaggio storico realmente esistito, e soprattutto ben noto, Mohammed Hassan Alwan ha dovuto leggere tutte le sue pubblicazioni e tutte le ricerche fatte su di lui. La fatica, però, sembra essere stata premiata.
Lo scrittore, nato nel 1979 a Riyad, non è un personaggio sconosciuto tra gli ambienti dei premi letterari: nel 2013 era stato selezionato tra i finalisti dell’Arabic Booker per il suo primo romanzo, “Il Castoro” (“Al-Qundus” in arabo), tradotto poi in francese da Stéphanie Dujols e pubblicato dalla casa editrice Seuil. Con questo romanzo ha vinto il Prix de la Littérature Arabe nel 2015, in Francia.
Il protagonista di quest’opera è Ghaleb, un quarantenne saudita in piena crisi di mezz’età. Mentre si trova a Portland vede per la prima volta un castoro e nota quanto i suoi comportamenti siano simili a quelli della specie umana e in particolare a quelli della sua famiglia. Figlio del disastroso primo matrimonio del padre, con cui non riesce ad avere un buon rapporto, occupa il tempo con una relazione clandestina insieme a Ghada, ma che, anche per incompatibilità delle due famiglie, sposerà un altro uomo.
Adesso l’autore si sta documentando per la sua nuova impresa, una saga familiare che ricopre la storia di ben 5 generazioni. Intanto noi, aspettiamo le traduzioni.