Hassan Daoud sulle orme di Nagib Mahfouz

Lo scrittore libanese ha ricevuto il premio intitolato al grande scrittore egiziano Mahfouz, uno dei più importanti premi letterari per le opere in lingua araba, grazie al romanzo “Nessuna strada per il Paradiso“.
Giunto alla 23ma edizione, il premio viene assegnato il giorno della nascita del nobel egiziano autore tra gli altri della “Trilogia del Cairo“, ormai introvabile in arabo.
Hassan Daoud è un giornalista che ha scritto e diretto nei più importanti quotidiani del Libano. Molti dei suoi libri sono stati tradotti in francese e inglese, purtroppo solo uno in italiano, “Vivere ancora” edito da Jouvence, 2007.
Il suo ultimo romanzo “Nessuna strada per il Paradiso” (La tariq ila al-Janna), è stato giudicato dalla giuria meritevole del premio nonostante nel libro non ci sia azione, ma la descrizione dettagliata e ripetitiva della placida vita del protagonista, al-Sayed, imam di un piccolo villaggio del sud del Libano che avrebbe voluto studiare medicina ed invece quasi costretto a diventare un religioso dalla famiglia.
Daoud nel discorso seguito alla cerimonia dopo aver reso omaggio a Mahfouz ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a scrivere questo libro: ““Quello che mi ha spinto a scrivere questo romanzo è stato l’interesse verso quest’uomo, le sue crisi e le sue fragilità. Mi interessava il suo aver vissuto una vita che non voleva, il suo aver imboccato una strada che non voleva seguire, l’essere stato portato a fare l’imam quando tutto ciò di cui aveva bisogno era solo la forza per essere un padre”.
Negli ultimi anni la medaglia Nagib Mahfouz che viene consegnata al vincitore è stata vinta tra gli atri da Hammour Ziada e da Khaled Khalifa.