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Ljudmila Stefanovna Petruševskaja (in russo: Людмила Стефановна Петрушевская?; Mosca, 26 maggio 1938) è una scrittrice, drammaturga e pittrice russa, nota per i suoi romanzi e opere teatrali spesso censurate dal governo sovietico; tra le sue opere principali la raccolta di storie Bessmertnaya lyubov pubblicata nel 1988[1].
È considerata una delle principali figure letterarie viventi della Russia, venendo paragonata nello stile ad Anton Cechov.[2] Le sue opere hanno ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Russian Booker Prize, il Pushkin Prize e il World Fantasy Award.[3] Petrushevskaya è anche conosciuto come artista e pittrice; le sue opere sono state esposte nei principali musei russi, tra cui la Galleria Tretyakov, il Museo di Belle Arti Pushkin e il Museo Statale di Letteratura