9785904584733

Petrosjan Mariam – La casa del tempo sospeso 3 vol.

€28.00

Dom, v kotorom
1168 pages, Paperback
Gajatri in 2014
Ean: 9785904584733

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Descrizione prodotto

Nella periferia di una città qualunque, una Casa si staglia tra le altre, ordinaria e un po’ inquietante. È un istituto dove, per qualche tempo, si raccolgono ragazzi disabili, dall’infanzia all’adolescenza. Ma dal momento in cui varcano quella soglia, tutto cambia. La realtà cessa di esistere e viene rimpiazzata da un altro mondo con regole, leggi e riti spesso crudeli e oscuri. I nuovi eroi – Fumatore, Tabaqui, Lord, Sfinge, Cieco e gli altri – si conoscono e si dividono in gruppi, ingaggiano epiche battaglie nei luoghi a un tempo sconfinati e ristretti della Casa: il Solaio, la Foresta, il Tetto diventano gli scenari di una guerra di desideri, di speranze e di immaginazione, dove la posta in gioco è scegliere se tornare al mondo esterno o rimanere, sospesi per sempre in una realtà fantastica. Nella Casa tutto è possibile: l’amore, l’odio e la morte; la perdita, il dolore e la gioia; nella Casa i ragazzi sono liberi, il tempo si ferma e si dilata smisuratamente. Alla fine, perduta l’infanzia, essi si troveranno di fronte alla prova più difficile: credere alla promessa dell’età adulta e lasciare la Casa o rinunciarvi e rifiutarsi di crescere. Romanzo corale di formazione, fantastico e realistico al tempo stesso, metafora potente dell’adolescenza, n inno d’amore all’età ingrata e prediletta, alle sue esaltazioni e tragedie, al senso di frustrazione e di onnipotenza che la pervade; e la condizione dei ragazzi altro non è che il segno di un sapere più vero e profondo.

Na okraine goroda, sredi standartnykh novostroek, stoit Seryj Dom, v kotorom zhivut Sfinks, Slepoj, Lord, Tabaki, Makedonskij, Chernyj i mnogie drugie. Neizvestno, dejstvitelno li Lord proiskhodit iz blagorodnogo roda drakonov, no vot Slepoj dejstvitelno slep, a Sfinks – mudr. Tabaki, konechno, ne shakal, khotja i ljubit pozhivitsja chuzhim dobrom. Dlja kazhdogo v Dome est svoja klichka, i odin den v nem poroj vmeschaet stolko, skolko nam, v Naruzhnosti, ne prozhit i za tseluju zhizn. Kazhdogo Dom prinimaet ili otvergaet. Dom khranit ujmu tajn, i banalnye “skelety v shkafakh” – lish samyj ponjatnyj ugol togo nezrimogo mira, kuda net khoda iz Naruzhnosti, gde perestajut dejstvovat privychnye zakony prostranstva-vremeni. Dom – eto nechto gorazdo bolshee, chem internat dlja detej, ot kotorykh otkazalis roditeli. Dom – eto ikh otdelnaja vselennaja.