L’integrazione comincia con i libri

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La Fondazione “Casa del giovane La madonnina” di Milano tra mille difficoltà sta allestendo una biblioteca multiculturale per aiutare i ragazzi ospiti del centro ad alleviare la lontananza da casa.

logo-la-madonninaLa storia della Fondazione La Madonnina è fatta di volontari che non si scoraggiano di fronte agli ostacoli che affrontano quotidianamente per rendere la vita dei ragazzi stranieri ospitati dalla struttura di Milano la più dignitosa possibile. Il 2015 sarà il 50° anniversario della Casa del giovane, istituita dall’allora Arcivescovo di Milano ma fortemente voluta dal sacerdote Don Abramo Martignoni per offrire un luogo di ospitalità alle persone con svantaggio e in difficoltà che nella società odierna sono i minori stranieri non accompagnati. Ad oggi sono 82 i minori ospitati, ragazzi che provengono da Albania, Kosovo, Bangladesh, Marocco ed Egitto.

Federico Diotti, volontario della Fondazione ci parla nello specifico del progetto biblioteca, annessa alla piccola scuola interna alla fondazione  per poter potenziare il percorso di prima alfabetizzazione dei minori ospiti della Fondazione.

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Cosa vi ha spinto a proporre libri in lingua per aiutare l’alfabetizzazione?
L’idea di proporre libri in lingua L1 (che è la lingua madre) è nata dalla consapevolezza che il rafforzamento della lingua madre, facilita notevolmente l’apprendimento della lingua L2 (italiano). Dal prossimo anno, se riusciamo, attiveremo un rafforzamento della lingua L1 con i nostri ragazzi per  accelerare ulteriormente l’apprendimento dell’italiano. I risultati da quando la scuola è attiva sono decisamente incoraggianti. Il tempo di apprendimento della lingua italiana si sono dimezzati, il rendimento scolastico è aumentato permettendo a tutti di superare gli esami di terza media.

Perchè ritenete importante la presenza di libri in lingua nella biblioteca della vostra scuola? La risposta sembrerà scontata, ma forse non lo è per i ragazzi che trovano libri nella loro lingua. Cosa significa per loro? Li aiuta a sopportare la lontananza?
L’importanza dei libri in lingua nella biblioteca, oltre al motivo sopracitato, ci aiuta moltissimo nel lavoro educativo perché non vogliamo assolutamente far venir meno o addirittura cancellare le radici di appartenenza dei nostri ragazzi. Il nostro impegno quotidiano è far si che i nostri ragazzi possano integrarsi nella nostra società portando quell’ arricchimento che si ottiene dall’ incontro tra culture diverse.

Il poter leggere nella propria lingua annulla, seppur in maniera lieve, la lontananza che separa i ragazzi ospiti della casa dalla propria famiglia

Sicuramente il poter leggere nella propria lingua annulla, seppur in maniera lieve, la lontananza che li separa dalla propria famiglia. Seguendo il nostro motto “accogliere per educare” cerchiamo di trasformare gli anni o i mesi che questi ragazzi trascorrono nella nostra comunità, in momenti felici in cui possano ritrovare il calore e l’affetto di una famiglia.

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Conosciamo la necessità che aziende credano nel vostro progetto e vi sostengano in questa missione difficilissima; lanciate un’appello alle biblioteche multiculturali che ricevono la nostra newsletter.
Facciamo un’appello chiedendo la disponibilità di mettere a disposizione della fondazione quei libri che avanzano in magazzino oppure di sostenere attivamente il progetto con il metodo del libro sospeso ovvero chiedendo ai propri clienti che acquistano un libro di effettuare una piccola donazione a favore del progetto. Per tutte le informazioni e per chi volesse aderire al progetto è possibile contattarci a questi recapiti:
www.la-madonnina.com
facebook.com/Fondazionelamadonnina